"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

mercoledì 31 dicembre 2008

BUON 2009 A TUTTI!!!!!

Ultime due uscite subito dopo natale, per un totale di 170km, di questo anno che è stato veramente spettacolare ed imprevedibile! Alla faccia dell'anno Bisestile.
Ciclisticamente parlando, i piatti forti sono stati:

1. Le Mont Ventoux! Una montagna unica! E tutta la vacanza francese insieme a Leo, fatta di km, di passi mitici del Tour de France e della Cicloturista dedicata al Panta.

2. Tappa della Leggenda: Arabba - Fedaia! Stesso percorso della tappa più dura del giro d'Italia. Non ci sono aggettivi per questa che resterà unica nel suo genere. Irripetibile! Il tutto arricchito dalla scalata al Plan de Corones, per assistere alla cronoscalata!

3. La Nove Colli: prima partecipazione a questa signora gara, che ha un fascino particolare; ha piovuto, è vero, e la soddisfazione di averla portata a termine è ancora maggiore. E quest'anno ci torno sperando nel sole.

E poi anche la seconda partecipazione alla GF Pantani di Aprica, sempre suggestiva, e il giro fatto insieme ad alcuni amici del bdc-forum.it sul Vivione e Presolana.

Che dire ancora, siamo in fase di preparazione in vista del 2009!

lunedì 22 dicembre 2008

Piccola altra novita: SIGMA ROX 9.0

Dopo una bella settimanina di influenza, che c'è di meglio, che fare una bella pedalata in una gelida mattinata? ore 8.30 parto da casa e vado incontro a Gabriele, con cui mi ricongiungo con altri ragazzi vicino al parco. l'andatura è abbastanza tranquilla, ma un'improvvisa accelerazione, un rimescolamento di svariati gruppi mixato da auto in mezzo ai maroni, ecco che perdo i miei compagni. Quindi procedo da solo, tanto non sono molto in condizione, ovviamente. Alla fine metto in cacsina 80km.

Durante questa uscita ho potuto testare, con grande successo, il nuovo ciclocomputer, SIGMA ROX 9.0: un bel prodotto, semplice e funzionale, con tutto ciò che mi serve: cardio, contapedalate, altimetro e tanto di interfaccia pc.
per ulteriori informazioni: www.sigma-rox.com



Itinerario dall'uscita del parco:

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Altimetria registrata:

domenica 14 dicembre 2008

...e sono 10mila!!!!

[Monza, 14 dicembre 2008] Ed anche quest'ultimo obiettivo stagionale è raggiunto!
Sarei voluto arrivare a 11mila, ma mi sa che sarà molto dura riuscirci, visto che non ho giorni di ferie in programma e che potrò solo sfruttare i giorni di festa.
ma va bene così. Oggi era una giornata fredda e bagnata, ma per fortuna non ha piovuto. Montati i "parafanghi" sul muletto, 8.30 sono partito per zizzagare in solitaria per la Brianza. Eravamo in pochi, effettivamente era una giornata da girarsi dall'altra parte nel letto, se non avessi già cazzeggiato a Novembre.
Quindi sono partito sperando di fare almeno i 90km che mi servivano per arrivare ai 10mila. Alla fine ne sono venuti fuori 106,5.



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martedì 9 dicembre 2008

Si Ricomincia! Obiettivo 2009: Regina delle Alpi!!!

Dopo ben 4 settimane di quasi assoluto riposo, si riprende, con nuovi stimoli ed obiettivi: Regina delle Alpi 2009! il nuovo circuito:

07/06 GF Carnia Classic Zoncolan Arta Terme -UD
21/06 GF Fausto Coppi Cuneo - CN
28/06 GF Marco Pantani Aprica - SO
04/07 La Marmotte Bourg D'Oisans
02/08 Tirolwest radmarathon Landeck


Approfittando del weekend lungo, mi sono sparato 3 uscite per un totale di quasi 300km:

Sab 6: Volesio – Tremezzo – Morbegno – Tremezzo – Volesio
Dom 7: Volesio – Tremezzo – S.Maria Rezzonico – Carate Urio – S. Maria Rezzonico – Tremezzo – Volesio
Lun 8: Volesio – Tremezzo – S.Maria Rezzonico – Cernobbio – S. Maria Rezzonico – Tremezzo – Volesio

E’ stato un vero piacere pedalare in questi giorni sul lago, in solitaria, senza affanno, e mi sono goduto il bellissimo tempo; solo un po’ di vento fastidioso la domenica ed il lunedì, infatti per non mi sono spinto oltre S. Maria Rezzonico ed ho preferito restare nella parte bassa del lago, decisamente meno ventosa.
Il primo giorno un po’ traumatico, e fatto un po’ di fatica, ma già il lunedì mi sembrava di pedalare già meglio.
Ovviamente ho rispolverato la mia vecchia Lee Cougan in attesa che arrivi il nuovo telaio, anche se credo che in questi mesi invernali userò spesso il muletto…

sabato 29 novembre 2008

....ORCA!!!!

La prima inattesa novità per il 2009 è....



decisamente un regalo olimpionico per natale...

...non vedo l'ora...

e questo è nmr di telaio della mia povera Opal...

mercoledì 12 novembre 2008

Fiera del Ciclo...

...resterà un sogno a...

Io e il Gibo...

mitica, bellissima EPS....

un'altra colnago da nulla... CX1

... dulcis in fundus, un'altra Colnago da Crono però!!!!


decisamente bella anche in bianco / rosa...

Rebellin (sopra) & Gibo (sotto)

lunedì 20 ottobre 2008

Giro di Lombardia

[Como 19.10.2008] Ultima gara della stagione. Parto motivato, ci tengo a fare bene, per una serie di motivi: sono più allenato, messo meglio in griglia (pett 400, abbonato challenge), e conosco bene i percorsi.
Pronti via, a manetta, e fino a Montrofano non c’è respiro. A differenza dell’anno scorso, però non vado in crisi e tengo bene il gruppone che poi si snellira al medio-lungo di Oggiono.
A Bellagio, arriviamo circa 5’ dopo il primo gruppo, e le uniche difficoltà sono le continue ripartente dopo rotonde o le “strettoie” causate dalle auto che arrivano in senso contrario. All’inizio del Ghisallo, ho cercato di salire forte e di tenere i più forti, ma poi, mi sono reso conto che la gamba era un po’ affaticata, e quindi ho cercato di salire regolare. Tanto non avendo la gamba per fare la differenza vera, meglio risparmiare le energie. Infatti il tratto Canzo – Solzago, è abbastanza vallonato, ed è stato affrontato molto forte.
Sul Civiglio purtroppo, perdo contatto con il gruppetto, e non riesco a rientrare neanche in discesa. Ci ho provato, ma nello stesso tempo non ho preso rischi assurdi. Mi sono mancati giusto quei 40-50 metri. Ho provato quindi in pianura a rientrare, ma da solo non era fattibile. Sull’ultima salita, San Fermo, accuso qualche crampo, e perdo qualche posizione. Discesa a manetta, e all’ultimo chilometro siamo in 5-6, lanciati a tutta. Una volta sul rettilineo finale, circa 500m, ho raschiato dal barile le ultime energie, e sono riuscito a ripetere l’azione di Cervia…
Il volatone vincente mi permette di conquistare la 103° posizione assoluta in 3h 21’ (20° di categoria).
All’arrivo, una bellissima sorpresa: insieme a mia moglie e figlia, c’erano anche i miei genitori.

Sono molto soddisfatto, e non ho nulla da recriminare. Ho dato tutto, di più sarebbe stato impossibile.
Anche se pensavo di chiudere in 3h 15’, ho comunque abbassato il tempo dell’anno scorso di 5’. Buono perché il percorso è veloce. Rispetto al 2007, sono migliorato parecchio in piano, ma ho perso qualcosa sulle salite:

Ghisallo 30’ 50” (30’ 05” nel 2007)
Civiglio 9’ 36” (9’ 15” nel 2007)
San Fermo 11’ 36” (11’ 12” nel 2007)

venerdì 10 ottobre 2008

Settimana Romagnola

[Monza 06.10.2008] Ho trascorso una settimana di vacanza a Bellaria con la famiglia. Tra un castello e l’altro, una passeggiata in collina o in spiaggia, rilassante nel deserto autunnale, un caffè al Valentino’s Cafè (a Tavullia), per smaltire una dieta a base di piadine e cassoni, ho trovato anche il tempo per fare qualche giro nella campanga romagnola con la mia bdc.

In tutto tre uscite, e la Gran Fondo di Cervia, per concludere in bellezza.
Ma andiamo con ordine.

Album fotografico: http://picasaweb.google.com/MrFlain21/SettimanaRomagnola


Primo giro il lunedì, leggero, in compagnia di due ragazzi del bdc-forum.it. 154km quasi totalmente pianeggianti, le cui uniche asperità sono state Sogliano sul Rubicone da Savignano, e Montevecchio da Borelllo, la salita del Panta. La giornata era fresca, ma un bellissimo sole ci ha accompagnato per tutto il tragitto, e ci ha permesso di godere di ottimi panorami. Mi piace pedalare in questi posti, che sembrano fatti apposta per i ciclisti; sopratutto la strada che da Savignano, porta a Sogliano S.R. passando da Borghi e prosegue a Strigara, perchè, sia a destra che a sinistra la campagna perde a vista d’occhio. Prima di recarmi sul lungomare di Cervia, dove avevo appuntamento, ho approfittato per fare un giro nella campagna pianeggiante, dove ci sono strade tra i campi praticamente deserte, una figata.

Poi da Svignano è iniziata il tratto vallonato: interessante la salita di Montevecchio, duretta, di 4,5km e 314m di dislivello, con pendenze a spesso sopra il 10%. Il resto del percorso fino a Calisese presenta qualche saliscendi tipico della romagna.

Percorso completo: Bellaria - Cesenatico - Montaletto - Borgo Roma - Pisignano - Cervia - Villa Inferno - Villalta - Sala - Gatteo - Savignano R. - Borghi - Sogliano S.R. - Strigara - Bivio Montegelli - Borello - Montevecchio - Oriola - Diolaguardia - Sorrivoli - Casale - Montiano - Calisese - Gambettola - Sala - Gatteo M. - Bellaria

Come da programma, il mercoledì invece ho fatto il Lungo molto impegnativo. La salita clou della giornata era il Cippo di Carpegna, altra salita dove si allenava il Panta, affrontata quest’anno dalla carovana del Giro d’Italia. Oltre al Cippo il menù prevedeva, l’ascesa a Sogliano S.R. da Savignano, seguita dalle salite della 9 colle, Montetiffi, Perticara, Mad. di Pugliano, da dove sono salito ancora verso Serra S. Marco, per raggiungere Carpenga; In ultimo ho affrontato il Colle delle Siepi. Mi sarebbe piaciuto inserire il Barbotto all’inizio e Gorolo alla fine, ma non volevo stare fuori tutta la giornata. Già così sono usciti ben 161km e 3075m di dislivello. Ache durante questa giro ho potuto godere di una giornata fantastica, che mi ha permesso di godere degli ottimi panorami. La salita del Cippo è bella tosta. Sale un pò a gradoni, ed è sempre nel bosco. La strada era sporca, ma l’asfalto è nuovo di zecca. Il giro del Cippo completo (Carpegna-Cippo-Carpegna), è di 15km, è ottimo per allenarsi in salita. Il bello di questi posti è che c’è assenza di auto. L’unica neo della giornata è che mi sono alimentato malissimo, e gli ultimi chilometri per il ritorno a casa sono diventati un calvario, complice il venticello contrario, anche questo tipico della zona.

Percorso completo: Bellaria - S. Mauro - Savignano R. - Borghi - Sogliano S.R.- Ponte Uso - Pietra Uso - Montetiffi - Perticara - Novafeltria - P. Baffoni - M. Pugliano - Serra S. Marco - Montecopiolo - Pietrarubbia - Carpegna - Cippo - Carpegna - Ponte Messa - Novafeltria - Secchiano - Pso Siepi - Stradone - Santarcangelo - S. Mauro – Bellaria

Il venerdì invece, in vista della gara di domenica, ho fatto un giro di ricongnizione della prima parte del percorso della GF, fino a Ville Montetiffi. Faceva freddino, il cielo era coperto, e tirava un forte vento gelido, che mi ha messo in difficoltà prima a Montetiffi, successivamente sulla salita di Gorolo. Però i problemi maggiori li ho incontrati tra Strigara a Borghi, perchè soffiava fortissimo e lateralmente, si faceva fatica a stare in piedi, figuriamoci in bici! La cosa bella di questo percorso è che mi ha permesso di conoscere nuove strade poco battute, e piene di salitelle, spaccagambe. Mi è piaciuta particolarmente quella che porta a Sogliano S.R. dalla Cioca: 3km regolarissimi.

Percorso: Bellaria - S. Mauro M. - S. Mauro P. - Gatteo - Savignano S.R. -Montalbano - Felloniche - Cento - Roncofreddo - Cioca - Sogliano S.R. - Ponte Uso - Pietra U. - Ville Montetiffi - Pietra Uso - Ponte Uso - bvG - Gorolo - Borghi - Savignano S.R. - Gatteo - S. Mauro P. - S. Mauro M. – Bellaria

Arriva il giorno della gara, purtroppo. Purtroppo perchè è anche il giorno del rientro a casa. Trasferimento Bellaria – Cervia in bici, alle 8 di mattina: che Frech!!!! Diciamo che volevo fare un’ottima prestazione, ed alla fine ho finito con l’amaro in bocca. Ho perso subito contatto con il gruppone (che tra l’altro viaggiava ad un’andatura che era alla mia portata), ma causa dei bruschi cambi di direzione della strada, che ad un certo punto ha rotto il gruppo, e sono rimasto imbottigliato tra i Matteoni che non hanno fatto nulla per ricucire; da solo ci ho provato, ma per me era impossibile. Morale della favola è che già sulla prima salita ero tagliato fuori dai gruppi buoni. Praticamente ho fatto quasi tutto il percorso dalla salita di Roncofreddo insieme ad un ragazzo di Como, che ho conosciuto al momento, e gli ultimi 20km in un gruppo di 6 ragazzi. Alla fine, grazie ad un volatone negli ultimi 500m, mi sono classificato 100°assoluti ed 8° di categoria. Il 5° posto probabilmente era alla mia portata.

La Romagna mi piace, un casino, e penso che questo lo si sia capito. Sarà che ci vengo ogni tanto, però girare in questi posti in bici, è sempre molto affascinante. Mi auguro vivamente di tornarci ancora l’anno venturo, per qualche Gran Fondo. Il periodo primaverile ed autunnale in particolar modo, mi affascina, non lo so spiegare il perché.


Che dire ancora, semplicemente, ARRIVEDERCI!!!!

lunedì 22 settembre 2008

GF AVESANI: MONTE BALDO SPETTRALE

[Verona 21.09.2008] Molto suggestiva la partenza e arrivo da Piazza Brà, all'ombra dell'Arena...
Sapevo di avere una buona gamba, quindi pretendevo molto oggi, e volevo un buon risultato.
Alla fine è arrivato, anche se con qualche rammarico, visti tutti gli svarioni durante la corsa.

L'inizio abbastanza tranquillo, dietro la macchina che se la viaggiava sui 40orari. Tutto ok fino al primo strappetto, dove, puntualmente, mi sono fatto trovare impreparato! Stavo mangiando e ho preso un centinaio di metri dal gruppone. Putroppo sono rimasto con altri due, che non ne avevano e mi è toccato fare un'azione alla Cancellara, per rientrare. Questa mi è costata cara, perchè all'attacco della Monte Baldo, non avevo ancora totalmente recuperato, ero ancra nelle retrovie del gruppo, e ho perso subito metri importanti dai primi, e soprattutto dal me amis Gabriele.
Per fortuna la prima parte, è pedalabile, quindi ho avuto tempo per riprendermi, ma non ho voluto forzare, visto che la seconda parte è molto difficile. Agli ultimi 6km, all'inizio dell tratto duro, mi trovo con il gruppetto della prima Donna, ed cerco di avvantaggiarmi. Ovviamente ne combino un'altra delle mie e perdo altri secondi: perdo gli occhiali...
Dopo Novezzina il monte baldo assume un'atmosfera spettrale: nuvole basse, freddo e una leggerissima pioggerellina, che rende scivolosa la carreggiata. Faccio un po' fatica a finire, ma in cima, un bicchiere di te caldo, ed il giornale mi danno un po' di sollievo prima di buttarmi in discesa.
La prima parte, non si vede nulla! Poi dopo qualche chilometro, le nuvole si diradano ma non me la sento di rischiare, freddo e l'asfalto bagnato mi preoccupano, e scendo con il freno a mano tirato. In pratica perdo moltissime posizioni, vanificando parte del lavoro fatto sulla salita.
Ad Avio, fine discesa, mi trovo con il gruppo della seconda donna, ed arriviamo a Peri con un minuto e mezzo di ritardo dalla gruppo della prima.
Qui inizia la seconda salita, Fosse. Parto subito di buona lena, vorrei raggiungere l'altro ma non è facile. Alla fine mi trovo a battagliare con un ragazzo della Baronchelli. La salita è lunga e dura, ma regolare, e si può fare il proprio ritmo. In cima arrivo in 43' 46” (285° tempodi cronoscalta)
In teoria qui scollino con 4-5 atleti, ma ecco che riesco a perderli: perdo un sacco di tempo a mettermi la mantellina, questi prendono metri e, anche se potrei, non riesco più rientrare.
Sapevo che c'erano un paio di strappi prima di Erbezzo (inizio effettivo della discesa), ed ero certo di rientrare. Peccato che il secondo era solo un falsopiano...
Morale, alla fine della discesa, a Grezzana, sono da solo. Mancano poco più di venti chilometri, la gamba gira ancora bene, quindi decido di non aspettare nessuno. Dopo il cartello dei -20km ecco che arriva il gruppetto della seconda donna.
Arriviamo ai piedi di Torricelle, qui provo ancora a guadagnare metri. Peccato che la salita è facile e quindi non guadagno molto. Anzi in cima mi supera uno, e provo a tenerlo in discesa. Alla fine mi raggiunge e supera un altro. Il resto del gruppo è ancora dietro di 60-70 metri, e manca solo un chilometro. Probabilmente ce l'avrei fatta a tenere la posizione, ma purtroppo sbaglio una delle ultime curve, e mi devo fermare. Peccato. Alla fine chiudo 5h 30, 69° assoluto e 15° di categoria.
Sono soddisfatto, e mi auguro di tornarci l'anno prossimo, e di sfruttare il vantaggio di conoscere il percorso.
Consiglio questa GF, perchè è dura, l'organizzazione ottima, ed i percorsi belli.

martedì 2 settembre 2008

Resoconto France 2008

[Monza, 01.09.2008] Tra trasloco, e mancanza di collegamento in ternet a casa, solo ora riesco a scrivere un "breve" resoconto di questi cinque indimenticabili giorni, passati in bdc sulle mitiche strade del Tour de France, in compagnia di Leonardo, che ha accolto da subito e con tanto entusiamo questa faticosa avventura.

Il primo giorno scaliamo l’Alpe d’Huez e Col de Sarenne. L’Alpe d’Huez, avendo l’albergo proprio ai piedi dela salita, la facciamo da freschi; mentre salgo sono letteralmente intrigato da questo mito, cerco di immaginare cosa può provare un corridore in fuga a farla con tutta la gente intorno, cosa praticamente impossibile! E’ veramente affascinante perchè, ogni metro di asfalto è coperto di scritte dei tifosi, e se si alza la testa verso la montagna si vede la strada che lentamente si arrampica e che si deve percorrere, ho i brividi al solo pensiero... ti viene voglia di tirare, anche perchè le pendenze sono tutt’altro che proibitive, e riesco a resistere a 3km dalla vetta...
Di tutt’altro genere il Col de Sarenne, immerso nel verde, lontano dal fragore del Tour, ma molto più spettacolare da un punto di vista panoramico. Noi lo abbiamo fatto dal versante facile, dall’Alpe d’Huez, che dopo qualche saliscendi, per raggiungerlo bisogna farsi circa 3km. Molto più interessante il versante da noi affrontato in discesa, da fare in salita. Probabilmente tecnicamente più difficle da affrontare dell’Alpe d’Huez, sia per lunghezza che per pendenze, ma la strada è troppo stretta per il passaggio della Carovana del Tour.
Totale: 51km e 1515m di dislivello.

La seconda giornata prevede la partecipazione al Memorial Pantani. Visto che i fenomeni ci hanno fatto partire dalle Deux Alpes alle 8.00 di mattina, io e gli altri temerari, un centinaio, eravamo letteralmente congelati alla reale partenza a Freney d’Oisans. La gara si è fatta dura sin dal primo colle, il Col d’Ornon. Già qui i milgiori se ne sono andati. Sul Col de Parquetout, il “Piccolo Mortirolo”, si è scatenata una bagarre fra me ed un altro paio di corridori, che ho iniziato a pagare prima sul Col de la Morte, poi sul falsopiano per raggiungere Rochetalle. Da qui iniziavano gli ultimi 50km con più di 2000m di dislivello, una mazzata insomma. Infatti sia l’ascesa verso Huez, che la successiva da La Garde verso Auris (un costone infinito con un bellissimo panorama) le ho fatte per inerzia sotto il sole battente. Poi giunto a Freney d’Oisans dopo un terzo breve ma intenso strappo, inizia l’ascesa verso Les Deux Alpes: con già 171km nelle gambe!
Me ne sono fregato della stanchezza, dei possibili crampi, di quello che mi aspettava nei giorni successivi, e l’ho fatta a tutta! In 39’ ho coperto gli ultimi 10km di salita, e non potete immaginare con quale soddisfazione. L’accoglienza all’arrivo è stata grandiosa, inaspettata, visto che il primo era arrivato da un’oretta abbondante, ma siamo in francia, il paese del ciclismo quindi mi aspetto questo ed altro. Inoltre all’arrivo ho avuto anche l’onore di conoscere la mamma di Marco Pantani....
Alla fine sono venuti fuori 181km, 4650m di dislivello.

Il programma della terza giornata è il Giro delle Marmotte, orfano dell’Alpe d’Huez, per due motivi, principale il successivo trasferimento a Crillon-le-Brave, il secondo per “alleggerire il programma intenso”.
L’ascesa alla Croix de Fer è interminabile e discontinua, offre ottimi panorami, l‘affrontiamo con calma, chiaccherando. Il Télégraphe mi va indigesto: fa caldo, non riesco a spingere, e funesti pensieri mi occupano la mente, quindi, manco riesco a tenere il ritmo di Leo, che sale tranquillo. Il Galibiér, racconta un’altra storia, o meglio, decido di prenderlo di petto. E’ pericoloso, però mi rendo conto che è l’unico modo per arrivare in cima, senza naufragare prima. I primi chilometri tutto bene, ma le difficoltà iniziano a 8km dalla vetta sul tratto duro. Anche qui però sono rapito dal fascino da Tour, dai panorami, dall’impresa del Pirata del 98, e la stanchezza passa in secondo piano. Il rientro verso Bourge d’Oison è velocissimo, nonostante forte vento contrario che incontriamo scendendo dal Lautaret. All’arrivo, testa e gambe mi dicono che sono pronto per fare la Marmotte 2009...
In totale 166km, 4000m dislivello

La quarto giorno c’è in programma il brevetto “Club Cinglés du Mont Ventoux”. Le ascese affrontate in successione sono dai versanti da Bedoin, Malaucene e Sault. Inutile dire, questa montagna mi è rimasta nel cuore! È la semplice conseguenza dopo averla scalata per tre volte. E’ stata una giornata bellissima, calda, ma non troppo, io e Leo ce la siamo proprio goduta. La partenza al fresco di prima Mattina, con la curiosità nel cuore. La ripartenza da Malaucene, dopo un ottimo sandwich e cola, e con la sottile paura di andare in crisi per il caldo, e la stanchezza accumulata nei giorni precedenti. E l’ultima ascesa da Sault, dopo un’altro ottimo sandwich, tirata, con entusiasmo, sia perchè i primi chilometri sono abbastanza facili, sia perchè vedavamo l’obiettivo, la possibilità di raggiungerlo e lo volevamo, il prima possibile.
Scendendo verso Bedoin, dopo la terza ascesa ero commosso. Non tanto per il brevetto in se, del resto è come un GF, ma per la particolarità del luogo. Alla fine saranno 139km per 4290m.

Il quinto ed ultimo giorno, prevede la scalata all’Izoard. Credevo fosse una salita più dura. Non che non lo sia, anzi, però il tratto difficile si riduce a 14km, dal bivio con il colle dell’Agnello. La prima tratta, da Guillestre, è bella solo da un punto di vista ambientale, ma è lunga, 17km. Poi l’ascesa vera e propria. Ero sicuramente stanco, pensvo di arrivare cotto, invece, ancora una volta mi sono dovuto ricredere. Qualche km prima del bivio io e Leo abbiamo raggiunto un ragazzo (francese o tedesco), che sembrava pedalare bene. Abbiamo iniziato la salita insieme a lui. Praticamente, mi sono francobollato alla sua ruota, e non l’ho mollata fino alla cima. Vi assicuro andava su bene. Anzi ogni tanto mi “divertivo” a mettergli la ruota davanti. Bè il quinto giorno con più di 500km e 14000 m di dislivello mi sono sciroppato l’Izoard in 59’.
Siamo quindi sensatamete rientrati all’auto ridiscendendo diretti a Guillestre, visto il vento che c’era.
Totale 63km 1470m dislivello.

Che dire, una bellssima vacanza, un pò faticosa, ma che rifarei subito da domani, senza cambiare nulla. Ringrazio ancora Leo, che è stata un'ottima compagnia: 600km percorsi, 16000m di dislivello in 27h di bici insieme...


Alcune foto: http://picasaweb.google.com/MrFlain21/France2008

giovedì 21 agosto 2008


Enrico Ruggeri
Gimondi E Il Cannibale

La gola che chiede da bere
C'è un'altra salita da fare
Per me, che sono fuggito subito

Rapporti che devo cambiare
Lo stomaco dentro al giornale
Per me, e devo restare lucido

E quanta strada che verrà
Ma non mi avrai, io non mi staccherò
Guarda la tua ruota e io ci sarò

Cento e più chilometri alle spalle e cento da fare
Di sicuro non arriva più qualcuno dei miei
Tutta quella gente che ti grida, non ti fermare
E tu che mi vuoi lasciare
Non ci provare
Non mi stancherò

Scivolano case tra persone fuori a guardare
Ci sarà riparo al vento lungo questo pavè
Ci sarà la polvere che nel respiro mi sale
Ma non mi potrò voltare
Non mi chiamare
Non risponderò

Ancora più solo di prima
C'è già il cannibale in cima
Ed io che devo volare a prenderlo

Sudore di gente dispersa
Di maglia di lingua diversa
Ma io, il cuore io voglio spenderlo

E quanto tempo passerà
In mezzo a noi, ancora non lo so
Dietro alla tua ruota io ci sarò

Cento e più chilometri alle spalle e cento da fare
Di sicuro non ci sarà più qualcuno con noi
Devi dare tutto prima che ti faccia passare
Io non mi lascio andare
Non ci pensare
Non mi staccherò

Scivolano vite e due destini persi nel sole
L'orologio prende il tempo e il tempo batte per noi
Non c'è più chi perde o vince quando il tempo non vuole
Quando la strada sale
Non ti voltare
Sai che ci sarò

Cento e più chilometri alle spalle e cento da fare
L'orologio prende il tempo e il tempo batte per noi
Non c'è più chi perde o vince quando il tempo non vuole
Quando la strada sale
Non ti voltare
Sai che ci sarò

martedì 19 agosto 2008

Gita in Valtellina: Gavia - Stelvio - Gavia

[Ponte di Legno, 16 agosto 2008] Ore 8.40, io ed Andrea, partiamo. Il tempo è stupendo, ma fa freschino, siamo intorno ai 10°. L’itinerario prevede di arrivare fino al Passo dello Stelvio e ritorno, facendo in pratica il Passo Gavia da entrambi i versanti. Visto il dislivello importante della giornata, alla fine il mio hac4 ne registra quasi 4400m, l’andatura è abbastanza tranquilla. Diciamo che so già di partire non in condizioni ottimali, in quanto, per vari inconvenienti personali, non sono riuscito a fare una colazione giusta per affrontare una giornata del genere; inoltre mi sento un po’ stanco. Infatti, già durante la prima ascesa verso il Gavia, capisco che la gamba non gira, e freno molto Andrea, che ha decisamente un altro passo. Però per mia fortuna anche lui non ha molta voglia di tirare, ma vuole godersi i panorami che ci si presentano man mano… Alla fine in cima, ci metto di più del previsto, o meglio del tempo fatto alla Pantani. Dopo un sosta con tanto di thè caldo e crostata (del “chic” de mezzegra), ci buttiamo in picchiata verso Bormio.

L’attraversamento del Paese dura pochi minuti, ma come al solito le strade qui sono trafficatissime, e fino al bivio per Livigno, non da tregua. Poi per fortuna cala notevolmente e ci permette di affrontare in tranquillità l’ascesa verso il passo dello Stelvio. Continuo a mangiare, e l’appetito non mi passa praticamente mai! Dopo qualche chilometro di salita raggiungiamo e superiamo un ragazzo cecoslovacco, e senza volerlo si accende una specie di bagarre. Dei tre sono il meno attrezzato, sono sempre attardato, ma nonostante ciò ho anche provato ad dire la mia, ma non è proprio giornata; diciamo che mi sono divertito lo stesso anche se ho preso paga da tutti. Il ragazzo ceco della KCBRNO, si è divertito tantè che ha voluto fare una foto con noi. Sul passo ci fermiamo a fare qualche foto, ed mangiare. Però faccio l’errore di non mangiare un panino, ma solo barrette. Questo lo pagherò sull’ascesa verso il Gavia da Bormio. Durante la discesa verso bormio, non posso non fermarmi all’altezza della 3° cantoniera ad ammirare un panorama semplicemente stupendo.


La terza ed ultima scesa prevedere di riscalare il Gavia, dal versante di Bormio. La stanchezza comincia a farsi sentire, e lo stomaco è ko. Cerco di distrarmi guardando i paesaggi, e di salire regolare, e fino a qualche chilometro dopo S.Caterina, diciamo che vado abbastanza bene. Poi a 6-7km dalla vetta, la benzina finisce, e il passo non arriva mai. Andrea pazientemente mi sta vicino, ammirevole! Una volta sul passo, ci fondiamo nel rifugio, per farci un altro the caldo e paninazzo (io)….

Ormai non restano che 18km di discesa fino alla macchina, che raggiungiamo dopo 136km in quasi 7h (da solo Andrea non avrebbe superato le 6!)

In conclusione gran bel giro, anche se non ero al meglio, ma almeno ha fatto bel tempo tutto il giorno!
Grazie ancora ad Andrea per la pazienza infinita che ha avuto…

...Ed ora, la francia!

Altimetrie salite in dettaglio su Salite.ch:

Passo Gavia 1 - Passo Stelvio - Passo Gavia 2

giovedì 14 agosto 2008

UN PETIT TOUR DE FRANCE

Certo che la vita è proprio strana: uno aspetta un anno per andare a vivere al mare e all’ultimo tutto salta, e poi nel giro di un mese trova e compra una casa in zona... Oppure, si allena e attende per un anno intero, il Giro delle Dolomiti e dieci giorni prima dell’inizio va a monte anche quello. Era stato un duro colpo, un bel boccone amaro da mandar giù, ma dalla serie, “non tutti i mali vengono per nuocere”, oggi mi ritrovo in programmazione una V Giornate Francesi, molto affascinante, che ad essere sincero, preferisco al programma delle Dolomiti. In tempi non sospetti, parlai su questo blog, del Club Cingles du Mont Ventoux, pensando che sarebbe stato fattibile ma solo nel 2009, probabilmente era un segno del destino. Inoltre saremo testimoni dell'esordio della GF Pantani Francese, con arrivo alle Deux Alpes...
Ringrazio Leonardo, conosciuto sul bdc-forum.it, per l’occasione, che ha la mia stessa voglia di salite francesi, e non ha paura, di fare km e km, e salite su salite, concentrati in pochi giorni, con il quale abbiamo messo giù proprio un bel programmino.
In totale sono 5tappe, per circa 635km e 18400m di dislivello
(by openrunner.com)
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Sab 23.08.2008
TOUR ALPE D’HUEZ

Arrivo a Bourge d’Oisans in mattinata, e iscrizione Memorial Pantani
Dist Tot.: 75km – Dislivello Tot.: 2600m
Salite affrontate:
ALPE D’HUEZ da Bourge d’Oisons
COL DE SARENNE da Alpe d’Huez
Le Fay (al momento non ho trovato nessuna info)




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Dom 24.08.2008
GF MEMORIAL PANTANI
[sportcommunication.com/pantani]

Dist Tot.: 170km – Dislivello Tot.: 4900m
Salite affrontate:
COL D’ORNON da La Paute
COL DE PARQUETOUT da Entraigues
COL DE MORTE da Le Villard
HUEZ da Rochetaillée
LE DEUX ALPES




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Lun 25.08.2008
TOUR MARMOTTE
Sulle strade della Marmotte, senza il finale all’Alpe Huez per il trasferimento a Crillon le Brave da fare in serata.

Dist Tot.: 163km – Dislivello Tot.: 4500m
Salite affrontate:
COL DU GLANDON da Verney
COL DE LA CROIX DE FER da Col du Glandon
COL DU TELEGRAPHE da St. Micelle Maurienne
COD DU GALIBIER da Valloire [CIMA COPPI]







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Mar 26.08.2008
CLUB CINGLES DU MONT-VENTOUX
La scalata al mito dai suoi 3 versanti…
Dist Tot.: 142km – Dislivello Tot.: 4500m
Salite affrontate:
MONT-VENTOUX da Bedoin
MONT-VENTOUX da Maucelene
MONT-VENTOUX da Sault








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Mer 27.08.2008
TOUR D’IZOARD

Ritorno a casa, ma prima una “breve” sosta a Briancon…
Dist Tot.: 85km – Dislivello Tot.: 1900m
Salite affrontate:
1. COL D’IZOARD da Guillestre